I SENTIERI
AVVERTENZE - da leggere prima di effettuare le escursioni.
T = TURISTICO : itinerario su stradine, mulattiere o larghi sentieri con percorsi ben evidenti e segnalati, generalmente non lunghi. Richiede comunque conoscenza dell’ ambiente montano e preparazione fisica alla camminata.
E = ESCURSIONISTICO : itinerario che si svolge su sentieri di ogni genere oppure su evidenti tracce di passaggio, di solito con segnalazioni. Richiede senso dell’orientamento, conoscenza dell’ambiente alpino, allenamento alla camminata, calzature ed equipaggiamento adeguati.
EE = PER ESCURSIONISTI ESPERTI : si tratta di un itinerario segnalato, ma che implica la capacità di muoversi su qualsiasi terreno, sentieri o tracce in zone infide ed impervie ed in ambiente severo. Necessitano esperienza di montagna, passo sicuro ed assenza di vertigini, oltre ad equipaggiamento, attrezzatura e preparazione fisica adeguate.
TEMPI DI PERCORRENZA _ Si intendono con buone condizioni atmosferiche e di terreno (senza neve o ghiaccio) al netto delle soste, per escursionisti allenati e con normale equipaggiamento.
SENTIERO n° 71 GENICO-MEZZEDO-ALPE DI LIERNA
B. CALIVAZZO
Quota 1420 m. dislivello 1200 m. difficoltà = E percorrenza : ore 3
Itinerario lungo ma vario, panoramico e caratteristico, non troppo faticoso e di notevole soddisfazione.
Dall’Ufficio Turistico (Stazione FS) si scende, e si risale a sinistra passando sotto il ponte della ferrovia. Si segue la strada asfaltata, ad un bivio (Uff. postale) , prendere a sin. (direzione Genico) e dopo una grande curva, a sin. Cartelli indicatori. Si segue un viottolo, e dopo una larga scalinata ed un tratto asfaltato si giunge ad un bivio, con una fontanella e cartelli indicatori. (a sin. variante n° 71a – più diretta e ripida), e si sale per boschi fino alla suggestiva forra del Fosso Brentalone, e poco più sopra si giunge alla Croce di Brentalone (punto panoramico e tavolo pic-nic-653 m).
Proseguendo in costa, si giunge ai soleggiati prati dell’Alpe Mezzedo (868 m).
Si incontra poco dopo il bivio per la deliziosa chiesetta romanica di San Pietro e orfanella, e si continua sulla destra lungo la costa della montagna, per giungere alla Forcella dell’Alpe (1132 m).
Il sentiero prosegue nei boschi, incontrando dopo poco la strada sterrata di servizio che sale all’alpe (1249 m-ore 2, 30). Si continua in leggera salita lungo tracce attraverso i prati e ci si addentra poi più ripidamente a destra in un bosco di larici.
Ad un bivio poco marcato (ometto) si lascia a destra il sentiero che sale ripido alla Bocca Palagia (dove arriva il sentiero n°73) e si sale con pendenza meno accentuata alla Bocca di Calivazzo.
Qui grandioso panorama della Grigna Settentrionale. Cartelli segnaletici. Da qui si dipartono numerosi sentieri, sia verso l’alto (Monte Pilastro, Bocca di Prada), sia verso il basso (Alpe di Calivazzo, Bocca di Verdascia).
SENTIERO n° 72 – SOMACA-CALANCA-B.PALAGIA-ALPE DI LIERNA
Quota 1378 m dislivello 1153 m difficoltà = EE percorrenza : ore 2,30
Questo sentiero, panoramico ed interessante, nella parte superiore è soggetto alla caduta di sassi. Pur non presentando particolari difficoltà , data la severità del luogo ed i pericoli oggettivi è da considerarsi riservato ad escursionisti esperti.
Si raccomanda la massima prudenza (evitare in giornate di forte vento, nelle ore di disgelo, durante o subito dopo le precipitazioni piovose ed in presenza di animali.)
Dall’Uff. Turistico come per l’ it.n° 71 fino al bivio con la fontanella. Qui a ds. Salire fino ad una curva. Sulla ds. per un ripido viottolo acciottolato che passa presso il vecchio torchio (visibile la ruota a pale), si passa sotto la superstrada e giunge a un crocicchio (fontanella con acqua della Fonte di Val Onedo). Qui cartelli indicatori, bacheca con cartina ed inizio segnalazioni con bandierine. Su dritti per una bella mulattiera badando alle segnalazioni che deviano due volte verso sin. Proseguire per bei boschi fino ad una teleferica nei pressi di una baracca. Qui il bosco va diradandosi, e dopo un tratto ripido si sbuca sui prati alti, con suggestiva visione delle pareti sovrastanti. Il sentiero continua in debole pendenza fino ad un bivio, dove riprende a salire verso ds. (ore 1,00). (Proseguendo invece dritti in falsopiano ci si trova sul sent. n° 72b che con un percorso piacevole in ambiente selvaggio superando Val Camosci e Val Pì scende per cenge panoramiche, boschi e canali alla Croce di Brentalone, sul sentiero n° 71 (v.).
Il sentiero della “calanca” prosegue costeggiando il fianco della montagna, tra un susseguirsi di canali e cenge in un panorama mozzafiato, con sopra immani pareti dolomitiche che lo sovrastano e sotto ripidissimi prati, balze di rocce, e verdi boschi che scendono fino all’azzurro lago. Proseguendo la salita, continua ma mai ripida, si incontra, al riparo di uno sperone di roccia il “casel del Bais” : un minuscolo ricovero, memoria di tempi non troppo lontani in cui questi ripidissimi prati venivano tagliati per ricavare fieno. (ore 1,50). Di proprietà privata, è stato recentemente recuperato dal duro lavoro di numerosi volontari (tutto è stato portato in loco a spalla!). E’ aperto ed accessibile in caso di bisogno (si raccomanda la massima cura e pulizia, e di non lasciare rifiuti di ogni genere!). Si prosegue la salita lungo un costone erboso e poco dopo ci si raccorda al sent. n° 73 che giunge da ds. e per esso (v.) lungo i ripidi prati finali raggiunge Bocca Palagia (ore 2, 30).
SENTIERO n° 73 – SORNICO-PREDANE’- GARZE’- BOCCA PALAGIA
Quota 1378 m dislivello 1153 m difficoltà = E ore : 2, 15
Salita diretta, ripida e faticosa, ideale per raggiungere gli itinerari verso la Grigna Settentrionale e ottimo allenamento per fare gambe e fiato.
Dall’Uff. Turistico scendere a sinistra e risalire, passando sotto il ponte della ferrovia e proseguire dritti fino alla chiesa. Dietro di essa prendere una strada che sale ripida, passando a fianco del campo sportivo, e proseguire fino al caratteristico nucleo di Olcianico. Mantenendo la sinistra si passa sotto un arco e lungo una strada acciottolata attraversare il nucleo di Sornico fino ad una cappelletta. Cartelli indicatori. (poco oltre è visibile la chiesetta di San Michele).
L’ itinerario inizia con una bella mulattiera lastricata, che diventa presto un sentiero profondamente incassato che raggiunge le case di Predanè. Qui il sentiero prosegue tra fitti boschi sino ad un costone che porta ad imboccare un largo canalone con a destra la vista su una impressionante parete di rocce rossastre. Con pendenza sempre crescente il sentiero si inerpica per il canalone, lungamente e faticosamente, su fino ad un delizioso belvedere con vista su Lierna, al cospetto delle dirupate balze della vetta e di una cresta rocciosa che il sentiero contorna sulla destra. (poco dopo da sin. sbuca il sentiero che sale dalla “Calanca”n° 72). Si prosegue su ripidi prati (massima attenzione con neve e ghiaccio), con qualche betulla e cespugli, e per tracce e sentiero sempre ripido si sale zigzagando fino a raggiungere la larga ed erbosa Bocca Palagia. (cartelli con segnalazioni vedi sent. n° 71).
Da qui è possibile salire a sin. al Monte Cucco, e a ds. in lieve salita un sentiero porta alla Bocca di Calivazzo (v. sent. 71)
SENTIERO n° 74 GIUSSANA-NERO-CORIA-ORTANELLA
Quota 958 m dislivello 733 m difficoltà = E ore : 1, 45
Sentiero in parte tra i boschi ed in parte panoramico, che ben ricompensa lo sforzo che richiede. Fa parte del Sentiero del Viandante. (segnaletica)
Dall’Uff. Turistico scendere e prendere la strada a destra (via Ducale) fino ad un crocicchio con cappelletta. Voltare a destra risalendo la stradetta asfaltata, fino ad incrociare una larga strada (belvedere con cartelli segnaletici). Attraversarla in salita e al bivio immediatamente successivo salire il viottolo a sinistra (inizio bandierine segnaletiche), costeggiare in lieve discesa un muro di cemento, e ruderi dei cantieri della superstrada, e ad una ringhiera in legno troviamo l’inizio del sentiero, che prosegue quasi piano. (Dal crocicchio con cappelletta si può proseguire diritti fino alla strada provinciale- località Castello di Lierna, che avendo tempo è raccomandabile visitare- e costeggiando una villa con una fonte di acqua ferruginosa giungere alla cappelletta di S. Anna.
Da qui salire a destra per una lunga e caratteristica scalinata di pietra fino all’itinerario precedente.).
Si prosegue fino ad un masso che segna il confine tra il comune di Lierna e quello di Varenna. Qui il sentiero si impenna, e si perviene in breve ad un suggestivo belvedere sul Castello. Si continua incontrando poi l’Alpe di “Nero” e i suoi bei prati, e dopo un tratto quasi piano, il sentiero riprende a salire ripido e panoramico. Dopo qualche serpentina si supera un vallone e si entra in un bosco che porta rapidamente all’Alpe Coria. Lasciamo a sinistra il sentiero che scende a Fiumelatte (sentiero del Viandante basso) e proseguiamo sulla destra sempre in salita fino ai soleggiati prati di Ortanella. E’ consigliabile raggiungere la deliziosa chiesetta romanica di S.Pietro ai bordi di un vasto prato con ampio panorama sul centro lago.
(da qui è possibile raggiungere il sentiero 71 all’ Alpe Mezzedo, oppure risalire la Val Ontragno e raggiungere l’Alpe di Lierna. Sentieri evidenti ma non segnalati.)
Presso l’Uff. Turistico è disponibile una dettagliata relazione di questo itinerario sia nella variante bassa (Nero-Coria-Fiumelatte-Varenna) che nella variante alta (Nero-Coria-Ortanella-Vezio-Varenna)
SENTIERO n° 75 – SORNICO - SAIOLI
Quota: dislivello: difficoltà = T percorrenza : ore 0, 30
Piacevole passeggiata in quota, mai faticosa, facente parte del Sentiero del Viandante, che dopo la località Saioli prosegue per Somana e Mandello.
Dall’Uff. Turistico (stazione FS) scendere a sinistra, risalire passando sotto il ponte della ferrovia e proseguire lungo un viale alberato fino alla chiesa. Dietro ad essa prendere una strada che sale ripida, passando a fianco del campo sportivo, e proseguire fino al nucleo di Olcianico. Mantenendo la sin. si passa sotto un arco e lungo una strada acciottolata si attraversa il caratteristico nucleo di Sornico fino ad una cappelletta (da qui si diparte a sin. il sent. 73). Proseguire passando presso la chiesetta di San Michele, superare un ponte e quindi in salita lungo la stretta strada carrozzabile, prima di acciottolato, poi sterrata o in cemento, che si affaccia di tanto in tanto sulla superstrada, fino a giungere un crocicchio in località Saioli dove sorge una cappelletta ed il caratteristico “albero del poeta”, un albero dove il poeta Elio Cantoni appende i suoi versi ora poetici, ora satirici, all’attenzione del viandante, che con la loro lettura e sedendo presso una panca sotto la cappelletta potrà ristorare il corpo, la mente e lo spirito. Da qui (cartelli) l’ itinerario diventa sentiero e prosegue un po’ panoramico ed un po’ tra boschi fino a sbucare su una strada asfaltata che scende a Somana. (Mandello)